Palazzo Malvasia-Bollini

Si ha certezza documentata della presenza della famiglia Malvasia a Castel San Pietro già dalla fine del XVI secolo.
Nella “Storia Documentata di Castel S. Pietro” di Lodovico Frati, il palazzo Malvasia viene annoverato fra gli antichi palazzi presenti all’interno della cinta muraria di Castel San Pietro; detto palazzo è esempio classico di dimora signorile, le cui origini risalgono presumibilmente alla fine del ‘500.

Fra i secoli XVII e XVIII il palazzo ospitò personaggi illustri come il Cardinale Legato Spada, il Cardinale Colonna, Arcivescovo di Bologna, il Duca Farnese di Parma, Maria Teresa d’Austria e i Principi Ottoboni, in viaggio per Roma, là chiamati dallo zio Papa Alessandro VIII.
La famiglia Bollini, originaria di Castel San Pietro, acquistò il palazzo nel 1967; lo ristrutturò quasi completamente e fece dono di parte del complesso alle Suore della Carità, le cui proprietà erano confinanti. Tale dono fu propiziato dai buoni auspici del Dottor Bottari, originario di Tredozio, amico di infanzia della Superiora dell’Ordine, sua conterranea.

Genitori di Otello Bollini, che ha voluto dare vita all’omonima Fondazione, tuttora esistente e in attività, furono Bollini Alfredo e Scheda Argia.
Bollini Alfredo, imprenditore edile, lavorò anche alla ricostruzione di Terracina, rasa al suolo dal disastroso terremoto del 1915. Il figlio Otello, ottenuta la laurea in Economia e Commercio, fu prima tenente poi capitano nel Genio Pontieri durante l’ultimo conflitto. Già nel primo dopoguerra, contemporaneamente all’attività di insegnante alle scuole di avviamento professionale, praticava la libera professione in un suo studio a Bologna. Con la scomparsa delle scuole di avviamento divenne insegnante di matematica alle scuole medie inferiori. Sposatosi nel 1943, ottenne poi l’annullamento del matrimonio. E’ stato uno degli insegnanti più apprezzati della scuola media di Castel San Pietro.

La sorella di Otello Bollini, Elisabetta, soprannominata Bettina dagli amici ed Eli dagli intimi,
perse il primo marito in un tragico incidente ferroviario. In seconde nozze sposò il Dottor Bottari, medico dentista, e ne accompagnò la professione come assistente di poltrona. Entrambi i fratelli, Otello ed Elisabetta, non ebbero figli.

Attualmente il palazzo appartiene alla Fondazione “Cav. Alfredo Bollini ed Argia Scheda in Bollini”.
Nel 2010 è stata portata a termine una considerevole opera di restauro e recupero architettonico negli interrati del fabbricato, utilizzati in passato come cantine e locali di servizio. Il progetto ha fatto riemergere, tra molteplici sequenze di volte a crociera, la logica strutturale dell’intero palazzo.

Oggi le “Cantine Bollini” sono diventate un confortevole ed elegante luogo di incontro e di ricevimento.