FESTA DELLA STORIA 2022

Il sito villanoviano di Orto Granara. La scoperta e lo scavo a cura di Eolo Zuppiroli. Questo scavo ha riempito un vuoto che sembrava esserci nell’insediamento villanoviano bolognese. Infatti, prima di questa scoperta, solo alcune piccole tracce erano state trovate, ma non una necropoli.

Villanoviano a Orto Granara



Due tra gli interventi più importanti che fanno i romani nel nostro territorio sono la via Emila e la centuriazione. Entrambi interessano il territorio di Castel S. Pietro sia per l’insediamento a servizio della strada, la Statio Silarum sia quello per lo sfruttamento agricolo.
I romani a castello.


L’insediamento agricolo romano, pur molto denso nel nostro territorio, non ha lasciato resti emergenti. Le loro tracce sono residui di laterizi e frammenti ceramici o scarse fondazioni in sassi. Discorso diverso è per i pozzi.
Il pozzo di Orto Granara



Lo scavo nel sito dell’ex Cinema Bios.
In questo caso la ricerca archeologica aveva come fine quello di trovare le tracce di una chiesetta di epoca medioevale dedicata a S. Pietro nel borgo preesistente alla fondazione del Castello. La sorpresa fu di scoprire delle fondazioni una grande basilica.
La basilica paleocristiana.


La storia si riflette nel presente e nel futuro
di Michelle Lamieri su: La storia si ripete: insegnamento o monito; Peste nera – covid19; Flussi migratori: impero romani – unione europea; L’importanza dell’analisi: il lavoro dello storico; La storia: una guida per le nuove generazioni.
Michelle Lamieri

Piatti umili e semplici che con la fantasia, l’esperienza e la necessità diventano ottimi, nutrienti, di Gabriella Gangi.

Gabriella Gangi ( biologa nutrizionista )



La canapa e chi la lavorava
di Marisa Marocchi. Qualche annotazione sul perché nel secondo dopoguerra si smise di coltivare la canapa e alcuni cenni storici sull’attività dei “gargiolai” (cordarini) a Castel San Pietro Terme.